di Antonella Damiani
Si gusta un’ironia naïf ma ben calibrata ne “Il corpo dell’amore”, spettacolo di teatro canzone capace di produrre effetti benefici in chi lo guarda: protagonista l’amore e le sue sfaccettature raccontate da una poliedrica Isabella Cremonesi che si fa apprezzare per espressività e recitazione.
Il comun denominatore del sentimento d’amore viene declinato dall’attrice attraverso l’interpretazione di nove personaggi scelti dalla tradizione o ideati con originalità: ad aprire la scena il poeta latino Ovidio che dispensa con tono stentoreo i suoi consigli di seduzione tratti dall’ Ars amandi, proseguendo poi con la malinconica poesia di Telefonorami per passare all’allegra canzone rap La coniglia, legittimando l’ambizione di essere felici senza avere figli.
La scelta nella sequenza dei monologhi talvolta penalizza il ritmo comunque riscattato dai toni umoristici di Isabella Cremonesi, compresa una cura nella scelta dei costumi e dei dettagli. Tra i monologhi più divertenti da segnalare l’ultima lettera della Macchina da scrivere indirizzata al suo proprietario, l’humour nero della signora inglese Bridget Bellow ma soprattutto il lato oscuro di una improbabile quanto esilarante Mary Poppins che svela aspetti sorprendenti e insospettabili della sua vita e dei suoi amori.
L’accompagnamento musicale con violino, chitarra e contrabbasso de “I Vigenteeners” contribuisce a sottolineare particolari suggestioni e agevola elegantemente il passaggio da un monologo all’altro per poi culminare nella melodia finale, “Il corpo dell’amore”, che intende riassumere complessità e vivacità di quell’insieme variegato di affetti e attrazioni che ci accompagna nella vita e che Isabella Cremonesi, probabilmente da improvvisatrice professionista, sa cogliere in ogni quadro con il giusto spirito.
IL CORPO DELL’AMORE
25 – 27 novembre 2017
Di e con Isabella Cremonesi
Musiche Martina Milzoni (contrabbasso), Giulio Larovere (chitarra), Mattia Mugnai (violino)
Assistente alla regia: Sergio Daolio
Milano, 27 novembre 2017
©Riproduzione vietata