“Sybil”, una donna più esistenze

di Luca Cecchelli

Stasera e domani al Franco Parenti in scena “Sybil- Una donna divisa tra molteplici esistenze”, spettacolo sul Disturbo dissociativo dell’identità (DDI), che ha vinto il bando “Scena Unita” in collaborazione con Cesvi Fondazione Onlus ed è prodotto da PianoinBilico in collaborazione con GecobEventi.

Silvia Giulia Mendola e Federica Bognetti

Rispetto al percorso della compagnia PianoInBilico, come nasce questo spettacolo, “Sybil”, immagino ispirato all’omonimo film del 2007 diretto da Joseph Sargent, basato a sua volta sul libro della Schreiber (1973) che trattava la storia vera di Shirley Mason, a cui fu diagnosticato un disturbo dissociativo dell’identità (DDI). E soprattutto perché l’interesse per questa tematica?
SGM: «Si tratta di una tematica che a me personalmente interessa da diversi anni. Sin da quando ho iniziato lavorando al Teatro Arena del Sole, oltre agli spettacoli prodotti dallo stabile anche per la compagnia Arte e Salute. Ho avuto modo di interagire con pazienti che avevano disfunzioni varie. E anche per motivi personali ho sviluppato una passione per questa tematica. In particolare mi sono avvicinata a questo progetto a seguito della lettura del libro sulla personalità multipla che hai citato, “Sybil”, suggeritomi da mia sorella. L’ho letto e mi sono appassionata alla storia: così ho chiesto a Livia Castiglioni di scrivere questo spettacolo, apparentemente complesso ma a lieto fine».

“La Dottoressa Cornelia B.Wilbur vi racconterà la storia di una donna. Una sua paziente. Il suo nome è Sybil Dorset. Il caso ‘Dorset’. Una donna divisa tra molteplici esistenze.
10 anni di lavoro terapeutico. 2354 sedute”

Federica Bognetti nei panni della dottoressa Cornelia B.Wylbur

Chi è la dottoressa Cornelia B.Wylbur?
FB: «In questo spettacolo io interpreto Cornelia Wylbur, la quale incontra per la prima volta Sybil quando ancora è una tirocinante. Il loro primo incontro avviene in tempi non sospetti, quando ancora non ha compiuto il suo intero percorso per diventare psicanalista. Dopo quel primo incontro, per varie ragioni, si separano: quando dopo diversi anni si ritrovano Sybil chiede aiuto e finalmente la dottoressa comprende di avere davanti a sé un soggetto particolare…Inizialmente sospetta uno sdoppiamento di personalità, poi si rende conto che lo sdoppiamento non è solo di due personalità, ma multiplo».

E quali strategie adotta per aiutare la sua paziente?
«Per condurre Sybil alla guarigione si affiderà all’ipnosi e per renderla consapevole dell’esistenza di altre personalità in lei – che devono essere in qualche modo ricordate dall’ “io vegliante Sybil” – usa come strumento la registrazione. Da queste registrazioni Sybil sentirà lei stessa usare altre voci. Sybil infatti, quando ad esempio si risveglia in altri luoghi senza memoria, vive solo mancanze di tempo, senza sapere mai che cosa le succede».

“Cornelia la porta a comprendere che quei chiaroscuri non sono vuoti di memoria ma il fatto che Sybil diventi altre persone”

Francesca Zigiotti, assistente alla regia

Senza spoilerare, ci sono scene forti, registicamente parlando?
FZ: «Sì e inevitabilmente. I motivi che spingono una persona a sdoppiarsi e ad attivare altre personalità nascono tutti da traumi, o da un trauma preciso. Dipende poi da ogni singolo caso. E la dottoressa deve affrontare questi traumi, risvegliando queste personalità e Sybil stessa. Dunque il ricordo di questi momenti, estremamente potenti, sono stati affrontati registicamente grazie a materiali sonori, musiche e sistemi di illuminotecnica. A questi momenti ha contribuito anche la videomaker Cristina Crippa, che ha realizzato video meravigliosi, parte integrante del lavoro e del racconto».

Silvia Giulia Mendola: “Io sono da sempre appassionata di luci e ho avuto un grande maestro, Saccomandi. Senza dimenticare anche l’importanza della prossemica dello spazio e il lavoro sugli attori”

In che modo Sybil Dorset è divenuta una personalità multipla? Nel suo caso c’è più una predisposizione o dipende da altri fattori?
SGM: «Sono proprio queste le domande che si fa la dottoressa, quando la incontra. Spesso ci sono predisposizioni genetiche, ma in realtà sono domande a cui ancora oggi difficilmente si può rispondere. Quello che è sicuro, nel caso di Sybil, è che l’evento traumatico è legato a sua madre. Lo scoprirà la dottoressa, indagando sul suo passato: si tratta di atti violenti subiti dall’età di sei mesi…Alla madre viene diagnosticata la schiziofrenia, forse un elemento che potrebbe far parte della storia di Sybil. Una madre schizofrenica non è certo d’aiuto».

Silvia Giulia Mendola in una scena dello spettacolo “Marylin…Mon amour”

Proprio come la madre di Marylin Monroe, protagonista di un altro tuo spettacolo.
«Non solo la mamma ma anche i nonni e i persino bisnonni di Marylin. Lei diceva: “C’è una vena di follia che attraversa la mia famiglia e io sento che mi sta prendendo”. Un altro personaggio interessante da studiare».

Sottotitolo: “Una donna divisa tra molteplici esistenze”: Il personaggio di Sybil, date le diverse personalità che la abitano, è sicuramente una bella sfida interpretativa per un’attrice.
SGM: «Sicuramente lo è. In ogni caso si è lavorato a costruire ogni personaggio – nel testo si legge “noi siamo persone in proprio, in tutto e per tutto” – come se si dovesse costruire sempre un personaggio da capo a piedi. E tutti gli indizi dati dal testo scritto da Livia servono a costruire i personaggi come li si costruirebbe ciascuno in uno spettacolo a sé, in cui c’è solo quel personaggio. Così pian piano prende forma il puzzle. D’altra parte “la semplicità è una complessità risolta” (Constantin Brâncuși)».

Silvia Giulia Mendola: “Non dico che sia stato semplice, però sicuramente, affidandosi alle parole del testo e alla collaborazione che c’è stata con tutta la squadra, è stato un bellissimo viaggio”

Restando alla drammatugia, molti posso essere riferimenti e materiali riguardo questa tematica, sia cinematografici (penso a Psycho o Schegge di paura) che letterari (Dottor Jekyll e Mr.Hyde o Il Visconte dimezzato). Come ha preso forma il testo, a partire dal libro?
LC: «È stato un lavoro complesso perché i materiali erano tantissimi. Offrivano tutti varie possibilità di struttura e di integrazione fra i vari momenti della storia di Sybil, che è una storia molto complessa che si snoda per 10 anni di analisi. Avevamo sostanzialmente a disposizione un magma da cui poter attingere l’infinito. Grazie ad un confronto continuo con la squadra sono poi riuscita a costruire un testo e una prima ipotetica struttura che poi è andata a completarsi insieme al lavoro con le attrici in fase di prova».

Livia Castiglioni, dramaturg

SGM: «Il nostro fuoco era tracciare una storia che fosse il più possibile lineare e comprensibile per il pubblico. Di quei 10 anni abbiamo scelto determinati momenti durante tutto il periodo di analisi, in modo da tratteggiare una storia che si possa seguire, anche con un tocco di giallo, per capire cosa è successo e come è successo. E per quanto sia una storia di atroce sofferenza in essa si alternano anche momenti divertenti, dato che ogni personaggio ha sue caratteristiche».

Silvia Giulia Mendola: “Nella storia c’erano inizialmente 16 personaggi, alcuni sono tratteggiati. Noi ne abbiamo scelti 10, quelli che avevano più corpo”

Nel comunicato , a proposito di Sybil, si legge: “Lei più di chiunque altro oggi può dirsi…“una persona”, perché conosce davvero tutte le componenti del suo io”.
FB: «In ogni essere umano le nostre personalità sono come le facce di un diamante. Di questo diamante solitamente noi esprimiamo solo quattro o cinque aspetti. In realtà se ciascuno di noi venisse toccato in un lato di questo diamante, potrebbe veramente esprimere ogni volta qualcosa di profondo e inimmaginabile per noi stessi. Quello che accade in Sybil è che, nella sua drammatica esistenza, ha potuto esprimere tante facce dei diversi lati di questo diamante. Anche grazie a questa esperienza, è diventata una ‘persona intera’ che in qualche modo ha incluso tutte queste facce. Noi, come la maggior parte degli esseri umani, da una parte per fortuna, non abbiamo la possibilità di accedere a questi aspetti nascosti, ma che sono presenti: solo follia, schizofrenia e dissociazione della personalità consentono a queste parti di emergere in una certa misura».

Silvia Giulia Mendola: “La recitazione consente in qualche misura di avvicinarsi ai molteplici aspetti della nostra perosnalità. Tutti noi siamo abitati da più persone, indossiamo tante maschere. C’è chi sa gestirle, ma quando la gestione diventa complicata…accade quello che accade”

Silvia Giulia Mendola ritratta da Laila Pozzo

Quanto è difficile per un attore elaborare le componenti del proprio io, magari da far risuonare poi nei personaggi da interpretare?
SGM: «Se si mantiene vivo un costante lavoro su se stesso, cioè essere in grado di entrare dentro se stessi e attingere a ciò che ci appartiene, diventa una ginnastica. Spesso si dice “non c’è bisogno di essere un assassino per interpretare un assassino” ed è così. Basta allenarsi».

Per chiudere su un piano poetico cito Walt Whitman: “Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono vasto, contengo moltitudini”. Meglio contraddirsi dando voce a diverse sensibilità o essere coerenti?
SGM: «Non si può far altro che essere contraddittori perché l’essere umano è contraddittorio per definizione. Non c’è scampo».
FB: «É comunque bellissimo il dialogo costante tra la coerenza e la negazione di questa coerenza. Un costante dialogo tra le diverse parti che costituiscono l’essere umano».
FZ: «Ci vuole comprensione per questi lati che ogni tanto spuntano senza riuscire a dare un perché. Ogni tanto bisogna rassegnarsi al fatto che non c’è un perché. Succede e basta».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SYBIL
Una donna divisa tra molteplici esistenze
29 dicembre, ore 20.15
30 dicembre, ore 20.00

Con Federica Bognetti e Silvia Giulia Mendola
Dramaturg Livia Castiglioni
Regia
Silvia Giulia Mendola
Assistente alla regia
Francesca Ziggiotti
Videomaker Cristina Crippa
Consulenza costumi Simona Dondoni
Foto locandina Noemi Commendatore
Grafica Carlo Sabatucci
Produzione PianoinBilico in collaborazione con Gecobeventi

©L.C.
Milano, 29 dicembre 2021
©Riproduzione vietata

 

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